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TELOS PER L’AQUILA - Manifesto dell'agricoltura aquilana

Agricoltura civica e rigenerazione del rapporto città campagna per la rinascita di L’Aquila

Un patto città campagna per il nuovo PRG del Comune di L’Aquila

Maggio 2017

Il Manifesto dell’agricoltura aquilana del 5 Maggio 2016, redatto a cura di Giovanni Cafiero per Telos, nasce all’interno del nuovo patto città - campagna proposto in occasione del nuovo PRG del Comune di L’Aquila. Si riconosce all’Agricoltura civica e alla rigenerazione del rapporto tra città e campagna l’occasione di rinascita culturale ed economica per L’Aquila.

A partire dalla storia di L’Aquila come Civitas nova si recupera la caratteristica strutturale del suo sistema territoriale e sociale integrato nel rapporto tra Città, castelli e contado, autosufficiente e organizzato in filiere produttive agroalimentari e artigianali. Nel tempo, l’integrazione di queste parti, assai produttive e felici dal punto di vista urbano e paesaggistico, viene erosa dalla crescita di attività terziarie e da una gestione urbanistica non sostenibile. Il patrimonio agro-ambientale e rurale viene danneggiato e i sistemi ambientali frammentati a scapito del paesaggio.

Tale crisi si è approfondita a seguito dell’evento sismico del 6 aprile 2009 e della gestione emergenziale del territorio. Entrambe le condizioni hanno prodotto “effetti di spaesamento e dispersione, inducendo nuovi stili di vita e nuove esigenze di identità e cittadinanza”. A partire da questa consapevolezza, il Manifesto declama la necessità di reinterpretare il rapporto tra comunità e territorio e di costruire nuovi paradigmi per “L’Aquila come federazione di comunità policentriche e di territori rurali che si riconoscono in un’unica Civitas”. Il Manifesto inoltre, proiettato verso la sottoscrizione di una Carta di Valorizzazione dell’agricoltura aquilana, individua nell’Agricoltura civica la prospettiva in cui orientare la rinascita rurale aquilana a partire dagli spazi agricoli extraurbani e periurbani, ovvero dal nuovo patto città - campagna. Sintetizza in un decalogo per punti questa nuova strategia, chiarendo da dove sia importante ripartire:

    1. Riscoperta dell’identità storica, come federazione di comunità che conservano il rapporto tra centro urbano, castelli e contado e i rapporti tra il territorio Aquilano e l’Appennino.
    2. Ricerca di un equilibrato rapporto tra città e campagna nel contrasto al consumo di suolo agricolo anche attraverso l’adozione di specifici provvedimenti di natura urbanistica e programmatica.
    3. Riattivazione e rafforzamento delle attività e delle filiere agro-alimentari di qualità.
    4. Risposta alle nuove esigenze economiche e sociali attraverso lo sviluppo di imprese agricole multifunzionali.
    5. Radicamento dell’Agricoltura civica e delle fattorie sociali a servizio della comunità aquilana, per il benvivere della popolazione e un modello inclusivo di sviluppo.
    6. Riscoperta dei beni culturali e degli itinerari storici secondo i nuovi paradigmi della mobilità dolce, del turismo e della vita attiva, con specifica attenzione ai temi dell’accessibilità.
    7. Rigenerazione e restauro dei sistemi ambientali e paesaggistici.
    8. Riequilibrio e difesa del sistema delle acque e Riqualificazione delle reti ecologiche.
    9. Risposta ai cambiamenti climatici e alle esigenze di sicurezza del territorio.
    10. Riconoscimento pubblico e istituzionale del nuovo ruolo dell’agricoltura svolto delle imprese agricole e dai giovani agricoltori, dalle associazioni nel sistema di erogazione di servizi alla cittadinanza,di manutenzione e gestione del paesaggio e delle infrastrutture rurali ed escursionistiche.