Mito e comunicazione digitale
Giovanni Cafiero, Giugno 2017
Il mito di Enea e Lavinium presentano alcuni tratti distintivi in grado di “colpire” l’immaginario collettivo con elementi simbolici di straordinaria suggestione, in grado di “impressionare” un pubblico vastissimo, sia perché sostanzialmente non legati a caratteristiche specifiche (età, livello d’istruzione, etc), sia perché portatori di significati simbolici di valore universale, in grado quindi di essere recepiti e compresi in tutti i contesti culturali e geografici del mondo globalizzato.
Intanto il Mito di Enea, come tutti i miti della tradizione greco-romana, così come di altre tradizioni culturali, costituisce il prodotto della dematerializzazione della cultura e della visione del mondo. Si tratta di una dematerializzazione tutt’altro che indifferente ai contenuti culturali etici e politici: la sua genesi e la sua continua metamorfosi nei secoli sta a dimostrarlo. Sono innumerevoli le reinterpretazioni dei miti, sia nella dimensione sincronica (si pensi alle diverse interpretazioni del Mito di Enea sia negli scrittori classici greci, che negli autori latini), sia nella dimensione diacronica, se consideriamo che molti autori ancora nel medioevo collegavano la genesi dei popoli europei alla stirpe troiana.
Goffredo di Monmouth, ancora nel XII secolo, vi faceva discendere i Britanni; origini troiane sono elaborate da Paolo Diacono, attivo alla corte di Carlo Magno, per i Carolingi, nell’ambito di una vasta produzione politico-letteraria che riguarda la linea del tempo che va dai Galli ai Franchi. I racconti arrivano a postulare anche una sorta di cuginanza tra i Franchi e i Turchi, quali discendenti da Troilo, figlio di Priamo, così come i primi avrebbero avuto come antenato Ettore. La reinterpretazione del Mito di Enea e della discendenza troiana proseguono nei secoli postulando nuove progeniture delle nazioni europee e delle famiglie aristocratiche, arrivando sino alle soglie del 1800.
La smaterializzazione della realtà e la capacità di trasformazione del racconto, ad assumere nuovi significati simbolici e storico-politici, rappresentano dunque una dimensione rilevantissima del Mito di Enea ed in generale dei miti: un aspetto che rende di specifico interesse l’accostamento al mondo della produzione culturale che passa attraverso la smaterializzazione digitale dei contenuti culturali.
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