Lo Studio, finanziato con i fondi europei per il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lazio, si inscrive in una più ampia strategia di rivitalizzazione di beni considerati minori nella tradizionale concezione del turismo d’arte, ma che assumono un ruolo rilevante nell’ambito di nuovi paradigmi turistici.

L’area di studio è delimitata ad est dalla bretella di collegamenti autostradale “Fiano- San Cesareo” e a ovest dalle pendici dei monti Prenestini, ed è caratterizzata da una forte presenza di risorse naturalistiche e storico-archeologiche e dal mantenimento di una struttura territoriale che ha favorito un naturale isolamento, non ancora massicciamente attaccata dal processo costruttivo che ha invaso gran parte della fascia periferica dell’area metropolitana romana.

Le aree rurali dell’Agro Tiburtino – Prenestino, con inclusi i sei comuni del comprensorio montano, Casape, Castel Madama, Ciciliano, Pisoniano, San Gragorio da Sassola, San Vito Romano, conservano paesaggi di grande fascinazione soprattutto nelle valli solcate da acquedotti e ponti di epoca romana, che rimandano all’iconografia dei paesaggi del Grand tour, che dal 1700 ad oggi ha consolidato nel mondo europeo e anglosassone l’immagine dei “dintorni di Roma”.