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Attività di progettazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Bari per l’adeguamento al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale: il PUG di Bari per un patto solidale tra città e campagna nel contrasto al consumo di suolo e per l'inclusione sociale

COMMITTENTE: Comune di Bari
DATA DI AFFIDAMENTO: giugno 2018
IMPORTO: € 16.637,57
RUOLO RIVESTITO

  • Comitato di Coordinamento del PUG
  • Strategie generali e proposte urbanistiche per la salvaguardia e valorizzazione delle aree verdi e agricole urbane e periurbane all’interno del “Patto Città Campagna

Una visione strategica per il patto città-campagna

Il progetto territoriale regionale del Patto città campagna iniziato in sede di piano con il “Patto di coprogettazione” fra PPTR e PSR comporta che si restituisca qualità ambientale e paesaggistica a entrambi i territori: a quello urbano definendone con chiarezza i margini, le funzioni e gli spazi pubblici che caratterizzano storicamente la città, elevandone la qualità edilizia e urbanistica; a quello rurale restituendogli specificità e proprietà di funzioni, superando un processo degenerativo che ha visto nell’urbanizzazione della campagna, la crescita del degrado di entrambi gli ambienti di vita, quello urbano e quello rurale.

Il progetto spazia dalla rigenerazione delle parti urbane periferiche, alle strategie di alleggerimento e sostenibilità dei processi di diffusione della campagna urbanizzata, fino al coinvolgimento dello spazio agricolo periurbano come spazio agricolo da condividere tra cittadini e agricoltori.

Gli obiettivi strategici

La metodologia di indagine

Analisi e classificazione dell’urbano

Analisi e classificazione degli spazi aperti

La campagna del ristretto

La denominazione ristretto fa riferimento a uno spazio di margine urbano storicamente presente nei centri abitati dell’area metropolitana barese e nell’entroterra murgiano in particolare. A differenza di altri contesti rurali ai braccianti agricoli la proprietà terriera non forniva centri residenziali dove vivere. Le masserie erano infatti prevalentemente di uso del proprietario del fondo.
Questo poneva la popolazione rurale nella necessità di addossarsi ai centri urbani vivendo in spazi di margine dove le necessità di sussistenza portavano i lavoratori ad integrare l’abitazione con piccoli orti e laboratori necessari alla sopravvivenza familiare.

Riportato alla contemporaneità questo spazio può essere oggi concepito come uno spazio di margine dove poter organizzare quelle attività che “il centro”, inteso in senso tanto spaziale che sociale, espelle deliberatamente o non è in grado di ospitare.

Ecco che il ristretto del PPTR applicato a una città come Bari, oltre che a garantire la permeabilità e la salvaguardia dei suoli liberi,
assolve anche alla funzione di ospitare quelle attività che gli spazi urbani tradizionali e formali non sono in grado di accogliere.
Affinché il patto città campagna diventi anche un’occasione di inclusione sociale, particolare attenzione dovrà essere rivolta al diretto coinvolgimento degli abitanti e alla considerazione degli spazi urbani e periurbani come habitat delle comunità locali.

Il ristretto rappresenta quindi una componente densa e strategica del territorio comunale sia per contenere il consumo di suolo sia per la qualità della vita delle comunità locali ed in particolar modo per quella parte della società urbana marginalizzata dal centro che vive nei contesti periurbani o periferici di Bari.