Studio-ricerca per l’individuazione degli itinerari turistici e della carta di valorizzazione territoriale – GAL Irpinia
3 Settembre 2012
I beni del patrimonio rurale dell’Agro Tiburtino-Prenestino (RM)
2 Luglio 2014

Redazione Piano e Regolamento della Riserva Naturale Montagne della Duchessa e dei paralleli processsi di VAS e VIA

 COMMITTENTE: Comune di Borgorose (RI)

DATA febbraio 2013
IMPORTO: 65.624 €
RUOLO RIVESTITO: Coordinamento scientifico e progetto

RAGGRUPPEMANTO TEMPORANEO DI IMPRESE
Telos srl
Studio Silva srl

La crescente presa di coscienza delle problematiche ambientali ha affermato la consapevolezza di una impostazione della pianificazione e dello sviluppo socio-economico che ponga come paritetico non solo il vincolo della qualità dell'ambiente, garantito da un corretto rapporto fra sistema antropico ed ambiente, ma anche la corretta gestione delle risorse, in particolare quelle naturali.

Nella definizione del Piano/Processo il Gruppo ha affrontato alcune finalità peculiari:

- quella di carattere conservazionistico, riguardante la protezione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o di particolari formazioni forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici;

- quella di carattere istituzionale e gestionale, riguardante l’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia della tradizione rurale, dei valori archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali;

- quella orientata allo sviluppo sostenibile delle potenzialità del territorio, riguardante la creazione di un modello di sviluppo locale compatibile con la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali attraverso l’analisi dei momenti di forza del Sistema e delle opportunità e l’incentivazione di iniziative imprenditoriali.

La forma del Piano

La forma del Piano, a partire da un corretto utilizzo delle analisi territoriali, si basa su un rapporto coordinato con altri piani e programmi provinciali, regionali e comunali. Il processo di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale e socioeconomica
della Riserva si è avvalso della consultazione delle comunità locali e dei principali attori socio-economici del territorio del Parco e di un loro coinvolgimento in una strategia di sviluppo sostenibile.

Il piano tiene conto dell’idea di Riserva come sistema di opportunità e di servizi; sono state pertanto coinvolte in massimo grado e valorizzate le esperienze e la tradizione delle Comunità e dei comuni montani. Tutto ciò nell’ottica che la capacità della Riserva di presentarsi come espressione di una comunità solidale attraverso la condivisione del suo progetto di sviluppo socio-economico va considerata condizione necessaria anche per ottenere maggiore ascolto e considerazione nella programmazione regionale.

I valori naturalistici presenti nella Riserva sono anche elementi di più vasti sistemi ecologici e ambientali quindi la loro fragilità e le esigenze di interventi di protezione hanno un rilievo di livello regionale, che conferisce alla Riserva il diritto/dovere di informare la programmazione regionale.

Gli obiettivi del Piano

Obiettivo del Piano è quello di sviluppare azioni strategiche e coordinate, nell’ottica della tutela e ricostituzione di corridoi ecologici, atti a connettere gli ambiti di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico, in primo luogo il sistema di aree protette in cui si inserisce la Riserva.

Per raggiungere le finalità generali sopra indicate, il piano persegue i seguenti obiettivi specifici:

  • mitigare e controllare la pressione antropica mediante una precisa organizzazione della fruizione e dell’uso del territorio;
    • mantenere e migliorare le condizioni che garantiscono la diversità biologica e mantenere in uno stato soddisfacente di conservazione le specie/popolazioni di interesse comunitario;
  • tendere a creare condizioni di equilibrio tra le specie faunistiche presenti e tra queste ed i sistemi vegetazionali della Riserva;
  • riqualificare e restaurare le situazioni di degrado ambientale di qualsiasi natura e origine;
  • individuare e tutelare i corridoi ecologici, le aree a bio-permeabilità e proporre alla Regione ai sensi dell’art. 10 e 26 della LR 29/97 le aree contigue, con particolare riferimento agli habitat ed alle specie di interesse interesse comunitario presenti nei siti Natura2000;
  • verificare il perimetro della Riserva e considerare una eventuale proposta di estensione ad aree di alta valenza naturalistica;
  • migliorare la qualità del paesaggio attraverso la tutela e il ripristino degli elementi costitutivi;
  • favorire il mantenimento delle attività produttive tradizionali ecosostenibili in agricoltura e zootecnia;
  • completare la dotazione di strutture a servizio (sede, centri visita, ecomuseo, foresteria, centro di educazione ambientale, orto botanico);
  • favorire e completare il recupero e riuso funzionale del patrimonio insediativo storico;
  • valorizzare i siti storico-archeologici per consentire la tutela e la conoscenza del patrimonio culturale;
  • favorire e supportare attività di ricerca scientifica;
  • accelerare l’organizzazione del sistema della ricettività entro e fuori Riserva;
  • definire il sistema dei percorsi interni.