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Consulenza strategica, pianificazione e redazione di progetti nell’ambito della proposta da conferire al Comune di Asti per servizi di marketing turistico in finanza di progetto

COMMITTENTE: Dedalus Piemonte srl
DATA DI AFFIDAMENTO: novembre 2018
IMPORTO: € 30.000,00
RUOLO RIVESTITO: Coordinamento

ATTIVITÀ SVOLTE:

  • Definizione partecipata della Carta di Valorizzazione Turistica e di Carte di Qualità

  • Creazione di un brand e di logo modulabile per ASTI

  • Analisi del calendario eventi turistici e proposta di un nuovo calendario eventi Portale WEB e App per Smartphone

  • Produzione video e video contest

  • Azioni di Editoria e Promozione per l'incremento dei flussi turistici

  • Promozione fuori Asti degli eventi

  • Gemellaggio in chiave marketing su specifici target con altre località fuori Regione

  • F-AST progetto mobilità turistica

  • Creazione di pacchetti turistici

  • Progetto vetrina del territorio

  • Definizione del Piano strategico e di prefattibilità.

La cornice generale postulata nel Piano Strategico per uno sviluppo urbano sostenibile “Asti Vino e Cultura” in relazione ai Fondi P.O.R. F.E.S.R. 2014-2020 costituisce la premessa irrinunciabile per il posizionamento turistico di ASTI.

Il riferimento alla cultura e alle produzioni vitivinicole di qualità appare un’impostazione convincente sotto il profilo generale per una città di antiche e importanti tradizioni culturali ed enogastronomiche.

La Storia e la cultura di Asti ci riportano alle sue origini romane (Municipio romano “Asta” o “Hasta Pompeia”), al periodo longobardo, ai rapporti con il mondo carolingio, poi con i Franchi e con il Sacro romano imperatore Carlo Magno (800 d.C.), al passato di libero comune (dal 1095 alla fine del XIV secolo), fino alle vicende del più illustre intellettuale e artista del Risorgimento (tale fu per Foscolo e di fronte a tutta l’intellighenzia europea) , Vittorio Alfieri (1749-1803), e alla sua avversione all’imperialismo napoleonico della Francia post rivoluzionaria.

Il mondo del vino comprende produzioni di eccellenza ma anche una qualità diffusa nelle mescite delle tante osterie e si richiama indirettamente a una cultura enogastronomica ricchissima che comprende prodotti e ricette regionali - dall’agnolotto “gobbo”, e alle molteplici altre varianti dell’agnolotto piemontese (all’asina, ad esempio), ai formaggi, alla bagnacauda, di cui si celebra a novembre in Asti il “bagnacuadaday” - che sono parte integrante ed essenziale del patrimonio identitario della gastronomia e cucina piemontesi.

Allo stesso tempo, però, la prospettiva di innovare e rafforzare il posizionamento turistico rende necessaria la individuazione e valorizzazione degli elementi distintivi di Asti rispetto ad altre destinazioni turistiche. 

Un'immagine distintiva per Asti

Le atout di Asti sono quelle di una città e di un territorio mai troppo ostentati e valorizzati, ma proprio per questo interessanti per chi è alla ricerca del gusto della scoperta di ciò che è autentico, non massificato e appiattito da standard oramai industriali (ed anche molti segmenti del turismo di qualità e di tanti prodotti enogastronomici certificati corrono già questo rischio).
Ecco allora che nel panorama dell’offerta turistica culturale (cui appartiene in fondo anche quella del turismo enogastronomico) Asti si può distinguere nel proporre insieme:

A

la nobiltà che le viene dalla sua storia ANTICA

S

la SINCERITA’ che le deriva da non essersi troppo mercificata

T

la tranquillità, il rispetto delle regole e la capacità empatica nei contatti ravvicinati e non massificati di una città rimasta TIMIDA e perciò più autentica e capace di custodire risorse e relazioni preziose

I

l’orgoglio di appartenere a sè stessa, proprio delle sue tradizioni di libero Comune, a lungo il più prestigioso e nobile del Piemonte, di una comunità pronta a resistere e a fronteggiare INDOMITA anche le sfide del presente

Antica Sincera Timida Indomita, questa è la Città del Vino e della Cultura che Asti presenta alla comunità piemontese e a se stessa, per motivare i suoi cittadini, le sue organizzazioni sociali, culturali e civiche, le sue imprese in un percorso di innovazione e sviluppo fedele alle proprie tradizioni.

Per chi è alla ricerca di rigenerazione, per chi abita nei grandi centri urbani, ASTI si offre come “hortus conlusus” del turismo culturale ed enogastronomico, “chiostro e giardino protetto” dalle scorribande turistiche di massa, luogo ideale per apprezzare senza contaminarlo e guastarlo un ricchissimo, autentico e unico patrimonio culturale ed enogastronomico.

Ancient Shy True Indomitable, questa sarà l’immagine di Asti nel mondo come nuova meta del turismo culturale ed enogastronomico di scoperta.